Noi, oggi.

Noi, oggi.

Crescendo ci si ritrova ad essere materialisti. Secondo alcuni semplicemente realisti.
Anche io, che ho 26 anni, faccio parte di quella schiera di persone che comincia a dare importanza soprattutto al lavoro.
Poi però mi rendo conto che vivendo con un cane o con qualsiasi altro animale, gli eventi si vedono da un’altra prospettiva.
È servita una pessima notizia per ricordarmi quali sono le cose importanti nella vita.
Le preoccupazioni di lavoro, i soldi che non bastano mai, la fatica, la paura di fallire, l’incertezza sul futuro: tutto passa in secondo piano, improvvisamente.
Quello che inizia a contare di più è il presente, riempito delle vite e dei sorrisi di tutti gli amici, umani e animali.
Quello che fino alla sera prima mi era parso importante – lavoro, successo e prospettive – smette di esserlo. Non me ne importa nulla oggi, forse mi preoccuperà di nuovo domani, ma oggi no. Oggi penso solo al tempo che ho a disposizione per migliorare il mio presente.
Il qui ed ora non viene mai preso in considerazione, eppure è l’unica certezza che abbiamo.
Spendiamo soldi per comprarci un’automobile, vestiti e gioielli. Spendiamo tempo per fare cose che potrebbero anche essere rimandate o non essere fatte.
Mentre ci arrabbiamo perché non abbiamo sistemato la casa come avremmo dovuto, non abbiamo pagato le bollette o abbiamo litigato con il vicino, i nostri animali ci richiamano alle cose che contano: il tempo condiviso, l’affetto, il prendersi cura di noi stessi e degli individui – animali e umani – a cui vogliamo bene.
E allora prendiamo consapevolezza del tempo prezioso che abbiamo a disposizione, del fatto che i piatti da lavare possono aspettare e che il cellulare, dopo una giornata di lavoro, può anche stare spento, perché mentre noi ci lasciamo scappare i pomeriggi, i nostri figli stanno crescendo davanti alla televisione e i nostri cani dormono da tutto il giorno perché non c’è niente di meglio da fare.
Con i soldi che riusciamo a portare a casa, regaliamoci delle esperienze, piuttosto che degli oggetti e riprendiamoci il tempo, perché è un nostro diritto e non un regalo come crediamo.
Cani e gatti in questo sono maestri, proviamo a imparare da loro.

“I cani sono il nostro tramite con il paradiso: sedersi con un cane su di una collina, in uno splendido pomeriggio è come tornare all’Eden, dove non fare nulla non era noioso , era la pace”.
Milan Kundera

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